Rischio di sanguinamento con trombolisi associato a prevalenza di recente ischemia silente definita alla risonanza magnetica
I dubbi sulla frequenza e il rischio associato di sanguinamento dell’ischemia silente recente, scoperta accidentalmente grazie a risonanza magnetica ( MRI ) pre-trattamento in pazienti candidati a trombolisi devono essere chiariti perché l’esclusione dalla terapia è una conseguenza grave per pazienti con tali risultati all’esame MRI.
Sono stati analizzati in modo retrospettivo i dati FLAIR/DWI ( recupero con inversione attenuata da fluido / imaging pesato in diffusione ) ottenuti prima della trombolisi intravenosa in 115 pazienti per la ricerca di ischemia silente recente definita in risonanza magnetica; questa corrisponde a iperintensità cerebrali FLAIR/DWI ben sviluppate ( RIS+ ), come identificato dall’indice di ischemia acuto, che tipicamente non mostra cambiamenti in FLAIR.
I pazienti che non hanno mostrato tali segni sono stati assegnati al gruppo RIS-.
I gruppi sono stati confrontati per le caratteristiche basali e per i tassi di trasformazioni emorragiche sintomatiche e asintomatiche utilizzando gli odds ratios ( OR ).
L’ischemia silente recente è stata osservata in 21 pazienti ( 18.3% ).
Il volume medio dell’ischemia è stato di 6.5 mL.
Nessuno dei parametri basali ha mostrato differenze tra i gruppi.
Non sono emerse differenze significative nei tassi di qualunque tipo di trasformazione emorragica tra i gruppi.
L’emorragia parenchimale di tipo 1 o di tipo 2 in base ai criteri dell’European Cooperative Acute Stroke Study si è manifestata in 2 ( 10% ) pazienti RIS+ e in 10 ( 11% ) RIS- ( OR=0.88 ).
Trasformazioni emorragiche sintomatiche, definite in accordo con i criteri del National Institute of Neurological Disorders and Stroke ( NINDS ), si sono manifestate in 1 ( 5% ) paziente RIS+ e in 10 ( 11% ) RIS- ( OR=0.42 ).
In conclusione, dall’analisi è emerso che il 18.3% dei pazienti con ictus acuto trattati con trombolisi intravenosa in una Stroke Unit ha mostrato segni di recente ischemia silente alla risonanza magnetica pre-trattamento.
Tuttavia, la presenza di recente ischemia silente non è risultata associata a un aumento del rischio di trasformazione emorragica sintomatica o asintomatica. ( Xagena_2011 )
Tisserand M et al, Neurology 2011; 76: 1288-1295
Link: MedicinaNews.it
Neuro2011