Sodio valproato, un inibitore HDAC, e rapporto con la riduzione del rischio di ictus e infarto del miocardio


Si è valutato se il trattamento con Valproato di sodio ( Valproato di sodio, Acido Valproico; Depakin ) sia associato a un ridotto rischio di ictus o infarto del miocardio.

Sono stati utilizzati i dati del Clinical Practice Research Database per i partecipanti mai diagnosticati con epilessia e senza mai avere avuto prescrizioni di farmaci antiepilettici.

È stato realizzato uno studio caso-controllo nidificato con casi diagnosticati con ictus non-emorragico incidente e controlli abbinati per sesso, anno di nascita e data di inizio dello studio ( rapporto 1:6 ).

È stato realizzato un secondo studio nidificato con infarto del miocardio come esito.
La variabile di esposizione principale era la terapia con Valproato di sodio valutata come: mai prescritta, trattamento nell’anno pre-ictus, numero di prescrizioni di Valproato e tempo cumulativo in terapia farmacologica con Valproato.

Sono stati analizzati i dati di 2.002 casi di ictus e 13.098 controlli. Le analisi per infarto del miocardio comprendevano 1.153 casi e 7.109 controlli.

Il trattamento nell’anno pre-ictus con Valproato di sodio ( 28% ) è stato associato a un aumento del rischio di ictus ( odds ratio, OR=1.22, P minore di 0.001 ).

Non è stata riscontrata alcuna associazione tra nessuna prescrizione di Valproato di sodio e ictus ischemico ( OR=1.01, P=0.875 ).

Una relazione significativa è stata osservata tra nessuna prescrizione di Valproato di sodio e infarto del miocardio ( OR=0.78, P minore di 0.001 ).

I pazienti nel più alto trimestre di durata del trattamento con Valproato di sodio avevano minori probabilità di ictus ischemico ( OR=0.57, P minore di 0.001 ) e infarto del miocardio ( OR=0.29, P minore di 0.001 ).

In conclusione, l'esposizione a Valproato di sodio è risultata associata a rischio di infarto miocardico, ma non di ictus ischemico.
Tuttavia, una più lunga esposizione a Valproato di sodio era associata a una probabilità più bassa di ictus, ma questo fatto potrebbe essere spiegato da fattori di confondimento dei sopravvissuti. ( Xagena_2014 )

Dregan A et al, Pharmacoepidem Drug Safe 2014;23:759-767

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